UN DISEGNO SUl VETRO APPANNATo
Daniela Droz, Simon Deppierraz, Marco Emmanuele, Sebastian Haas, Karolina Halatek, Nastasia Meyrat, Cassidy Toner

A mio figlio

Abbi fiducia nella vita
e non nelle ideologie;
non ascoltare i missionari
di quest’illusione o quell’altra.

Ricorda che c’è una sola cosa affermativa, l’invenzione;
il sistema invece è caratteristico
della mancanza d’immaginazione.

Ricorda che tutto accade
a caso e che niente dura,
il che non ti vieta di fare
un disegno sul vetro appannato,

né di cantare qualche nota
semplice quando sei contento;
può darsi che sia un bel disegno,
che la canzone sia bella:

ma questo non ha certo importanza, basta che piacciano a te.
Un giorno morrai; non fa niente,
poiché saranno gli altri ad accorgersene.

Rodolfo J. Wilcock

Traendo spunto da questa poesia di Rodolfo J. Wilcock, la galleria è felice di presentare la sua ultima collettiva del 2022. La mostra comprende i lavori di sette artisti, i quali hanno scelto e manipolato il vetro riconoscendone o negandone i valori classici, la materia costitutiva di queste opere d’arte è quindi il cardine della mostra. Recita Wilcock “Ricorda che tutto accade a caso e che niente dura,il che non ti vieta di fare un disegno sul vetro appannato” a partire da questi versi il vetro e l’attività creativa si riaffermano come elementi caduci e più che mai indipendenti da qualsiasi materialità. In questo senso il vetro è un elemento polisemico, la sua trasparenza e leggerezza ne hanno determinato la fortuna artistica, è stato vaso, gioiello e specchio; la modernità l’ha trasformato in casa, grattacielo e ponte; cosa gli riserva il futuro prossimo?
Al piano terreno Daniela Droz somma trasparenze ombre e riflessi, eliminando i confini tra fruitore e oggetto del fruire, mentre Marco Emmanuele sfrutta le caratteristiche della polvere di vetro per ottenere effetti luminosi richiamando le superfici di mosaici e affreschi. Il riflesso ha un ruolo centrale anche in Ovoid (2021) di Karolina Halatek in cui
Lo sguardo rivolto alla tradizione artistica è rintracciabile anche nel lavoro di Sebastian Haas che recupera la tradizione nordica dell’Hinterglasmalerei, creando delle grisaille metafisiche in cui le campiture assumono il carattere di masse architettoniche e oggetti del quotidiano. gocce di vetro, sospese nella resina si amplificano a vicenda e si riflettono nello specchio.
Al piano superiore le opere scultoree Is the door opening or closing? (2021) di Cassidy Toner vedono l’utilizzo della tecnica di fusione del vetro, sulla superficie sono incapsulate impronte digitali, e segni della lavorazione e ritagli di carta di immagini preesistenti. I cornetti in vetro soffiato di Nastasia Meyrat, ruotano attorno al valore apotropaico degli amuleti e alla fragilità fisica e concettuale insita nel concetto stesso di fortuna.
Nell’ultima stanza, l’installazione Pinch (2022) di Simon Deppierraz, applica gli abituali sistemi di tensione, pressione e peso applicati a un massiccio sandwich di vetro industriale, negando le abituali caratteristiche per cui questo materiale è noto.

Nicholas Costa

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Simon Deppierraz (Morges, 1984) ha ottenuto il bachelor e il master in arti visive presso l’ECAL di Losanna.
Fra le mostre citiamo: Galerie Oblique, a cura di Eléonore Varone, Saint-Maurice, 2022 (personale); Les Orages, NECA, Bruxelles, 2021; Bivouac, La Rasude, Losanna, 2021; Hit!, Galerie Archiraar, Bruxelles, 2020 (personale); Equilibri, Galleria Daniele Agostini, Lugano, 2019 (personale); International Receptionism, Casa Maauad, Mexico City, 2017.

Daniela Droz (Faido, 1982), si è laureata in fotografia all'École Cantonale d’art de la ville de Lausanne (ECAL), dove è professoressa titolare.
Fra le mostre ricordiamo: Ombres. De la Renaissance à nos jours, Fondation de l'Hermitage, Losanna, 2019; Eyes in Focus, La Prairie X Art Basel, Basilea, 2019; Daniela Droz. L'envers du visible, Château de Gruyères, Gruyères, 2018 (personale); Parhélie, Casa Pessina, Ligornetto, Biennale dell’Immagine, 2017 (personale); MiroirMiroir, MUDAC, Losanna, 2017 (collettiva); La Grande Place, CACY, Yverdon, 2016 (collettiva); «A House for E.D», Le Commun, Bâtiment d’Art Contemporain, Ginevra, 2014 (collettiva).

Marco Emmanuele (Catania, 1986), ha compiuto studi in ingegneria e architettura.
Fra le mostre annoveriamo: Camera Tripla, a cura di Leonardo Regano, Labs Contemporary Art, Bologna, 2022; MilanoVetro, Castello Sforzesco, Milano, 2022; Temporary Autonomous Zone, a cura di Riccardo Paris e Spazio Y, Galleria d’Arte Moderna, Roma, 2022; 10.000 seahorse power, Hypermaremma, Maneggio di Sant’Irma, Capalbio, 2021 (personale); Love letters, a cura di Roxane Bovet e Yoan Mudri, Istituto Svizzero, Roma, 2021.

Sebastian Haas (Berna, 1992), ottiene un BA of Arts in Fine Arts presso l’University of Applied Sciences and Arts a Lucerna e un MA of Arts in Fine Arts nella medesima università.
Fra le mostre ricordiamo: Blocks, Galerie Tracanelli, Grenoble, 2022 (personale); Dessin, Kunsthalle Luzern, Lucerna, 2022; Zentral!, Kunstmuseum Luzern, Lucerna, 2021; Dreimaldreimaldrei, Kunsthalle Luzern, Lucerna, 2021; Plangent, Kali Gallery, Lucerna, 2020 (personale).

Karolina Halatek (Lodz, 1985) ha studiato Design for Performance alla University of the Arts London e belle arti presso l’Università d’arte di Berlino. Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in diverse biennali e festival fra cui Laumeier Sculpture Park, U.S.A.; Noor Riyhad Festival, Kunsthalle Bremen; Daegeon Museum of Art, Corea del Sud.

Nastasia Meyrat (Ginevra, 1991) ha ottenuto un MA presso la HEAD di Ginevra.
Fra le mostra citiamo: Do you hear us?, a cura di Gioia dal Molin, Istituto Svizzero di Roma, 2022; Unperfect Paradise, Musée Cantonal des Beaux-Arts, Lausanne, 2021; Manifesta 13, Marsiglia, 2020; Kiefer Hablitzel Prize, Basilea, 2018.

Cassidy Toner (Baltimora, 1992) si è formata alla scuola di Visual Arts di New York e successivamente alla FHNW Institute Kunst di Basilea.
Fra le mostre ricordiamo: Subverting expectations with bad humor and mediocre output, Philippzollinger, Zurigo, 2022 (personale); La legge del menga, Luca Castiglioni, Milano, 2022 (personale); Kunst Raum Riehen, 2021; Sgomento, Zurigo, 2021 (personale); Haunted House, Swiss Institute, New York, 2020.