NICOLA GHIRARDELLI
VESTIGIA

Siamo felici di presentare in galleria la prima personale e la prima mostra in Svizzera di Nicola Ghirardelli (Como, 1994).
Vestigia contempla una serie di sculture realizzate fra il 2021 e il 2023, che testimonia una tensione verso un passato lontano ma onnipresente, reso attuale da processi di decostruzione e riassemblaggio.
Avvalendosi di un complesso vocabolario tecnico, Ghirardelli preleva forme e modelli preesistenti e li contamina fra loro creando sculture chimeriche fatte di immagini e simboli che am- mantano la sua opera di un’aura anacronistica.
Al piano terreno della galleria si collocano, in dialogo tra di loro, due installazioni: da una par te un’ala le cui piume e penne sono un warburghiano atlante di ali provenienti dagli angeli di diversi cimiteri milanesi, dall’altra, un accumulo di frammenti di panneggi di ninfe. Insieme, le due opere esplicitano il processo creativo-intellettuale dell’artista.
Al piano superiore, il tema del riuso dell’antico prosegue connotandosi in maniera differente per l’uso di elementi desunti dal mondo vegetale. Nell’opera Senza titolo (Se non bruciamo come si illuminerà la notte?, 2022) alle estremità di rami di edera a cui sono stati innestati rami di rosa, germogliano classici fregi di gigli fiorentini comunemente usati dai fabbri ferrai, saldati e trattati con la tecnica della brunitura, conferente una speciale iridescenza. In maniera analoga, in Semenze d’illusioni (2022) un viso di reminiscenza medardiana, si ibrida a fiori, girali, e virgulti realizzati con materiali organici e inorganici. Anche nei lavori più recenti, dove le referenze visive all’antichità sono meno immediate, e le componenti tratte dal mondo naturale predominanti, il legame con la tradizione è riaffermato attraverso l’uso di competenze e lavorazioni millenarie come la tecnica del bucchero, inventata dagli etruschi. È il caso di Viscere di selce (2023), che presenta una lamina di terra, nega- tivo di una corteccia tarlata, avvinta da rami di stagno.
I lavori di Ghirardelli, testimoniano come l’eredità del passato, intesa come technè e una soli- da enciclopedia visiva, possano essere un elemento vitale in grado di incidere sul nostro presente e futuro.

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Nicola Ghirardelli (Como, 1994) si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Vive e lavora in Toscana.

Fra le mostre ricordiamo: a cura di Caterina Fondelli e Ilaria Mariotti, Villa Pacchiani, Santa Croce, 2023; Riportando tutto a casa, a cura di Lorenzo Madaro, Museo delle Navi di Nemi, Nemi, 2023; E ci fa dispetto il tempo, a cura di Elena Castiglia, Sottofondo studio, Arezzo, 2022; Break-in, a cura di Ar- nold Braho, The Address Gallery, Brescia, 2022; L’armonia, a cura di Sergio Risaliti, Manifattura Tabac- chi, Firenze, 2021; Instructions to Light-Keepers, a cura di Arnold Braho, Sa.Turn, Milano, 2021.